Il Sindacato Cobas del Lavoro Privato a fronte dell’ennesimo infortunio accaduto all’interno della Centrale Enel di Cerano chiede la verifica completa dello stato dell’impianto, per realizzare interventi di manutenzione e ripristino delle cose che non vanno.Le informazioni che sono circolate in merito all’infortunio dell’ operaio della Falcon Service, Attilio Blasi, ci pongono infatti una serie di interrogativi sullo stato dell’impianto.In un impianto industriale un grigliato è realizzato in modo che non possa cedere e sembra anche che l’operaio sia caduto in spaccata avendo la "fortuna "di trovare un parapetto corroso che è ceduto sotto il peso dello stesso, diminuendo così la forza di impatto con il piano sottostante.Per fortuna non abbiamo dovuto piangere per una seconda vittima nel giro di un mese.E’ ora che l’Enel la smetta con i suoi pietosi comunicati rassicuranti, come se non stesse accadendo nulla.L’Enel farebbe meglio ad operare sugli impianti con interventi di ripristino e di manutenzione delle cose che non vanno.Il messaggio va certamente esteso a tutte le aziende, grandi o piccole che siano, affinché sul problema della sicurezza non si abbassi mai la guardia.Il nostro Sindacato proprio per questo sostiene le attività dell’Asl Br/1, che mirano a costruire una maggiore “cultura della sicurezza”, ma contemporaneamente chiede agli stessi più controlli nei cantieri.Siamo inoltre assolutamente contrari alle richieste della Confindustria nazionale, che chiede di fatto la cancellazione degli aspetti penali previsti dalla attuale normativa sulla sicurezza dei posti di lavoro. Si arriverebbe così alla più totale impunità per i datori di lavoro, come se non ne avessero già abbastanza.Per questo infortunio tiriamo un sospiro di sollievo, ma la battaglia per la sicurezza sui posti di lavoro continua.
fonte: http://www.brundisium.net/notizie/shownotiziaonline.asp?id=23141
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