Roma, 29 dic. (Adnkronos/Ign) - Nel 2007 un milione di lavoratori è rimasto coinvolto in infortuni sul lavoro. Le persone che hanno dichiarato di aver subito un infortunio sul luogo di lavoro o durante il tragitto casa-lavoro sono 937 mila e costituiscono il 3,7% di coloro che svolgono o hanno svolto un'attività lavorativa negli ultimi dodici mesi. E' quanto emerge da un'indagine Istat su salute e sicurezza sul lavoro. Il 72,4% degli infortunati è rappresentato da uomini, il 27,6% da donne.
Un terzo degli infortunati ha tra 35 e 44 anni, il 24% tra 45 e 54 anni, il 23,7% tra 25 e 34 anni e l'8,5% tra 15 e 24 anni. I cittadini stranieri che dichiarano di aver subito un infortunio sono circa 88mila, pari al 5,4% della popolazione straniera, percentuale più alta rispetto a quella della componente italiana, pari al 3,6%.
Oltre un quarto dei rispondenti ha dichiarato un'assenza dal lavoro di un mese o più, il 16,1% da 2 settimane a meno di un mese e il 25,8% da 4 giorni a meno di due settimane. Il 14,7% ha subito infortuni di lieve entità che non hanno costretto, chi ne è stato vittima, a giorni di assenza dal lavoro.
I comparti industriali (attività manifatturiere e costruzioni), che raccolgono oltre il 42% delle persone che hanno subito un infortunio sul luogo di lavoro negli ultimi dodici mesi, insieme al commercio, con il 10,8%, e la sanità, con l'8,4%, sono i settori maggiormente interessati dagli eventi infortunistici.
Fra gli operai, categoria che risulta più esposta, la quota più elevata di infortunati si registra nel settore dei trasporti, con il 5,8%, seguono la sanità (5,4%), le costruzioni (5,1%) e il settore manifatturiero (4,8%).
fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Economia/?id=3.0.2861712938
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